L’ IBRIDO, nelle sue varie declinazioni, è una formazione cameristica dall’organico atipico, composta da musicisti di diversa estrazione linguistica, uniti dal comune interesse per la composizione, la rielaborazione, l’esecuzione e l’improvvisazione. Il significato del termine ibrido, inteso come musica sempre in bilico tra scrittura ed improvvisazione, in rapporto sinergico tra un impianto prevalentemente jazzistico e i modi e le sonorità desunte dalla tradizione eurocolta (e non) del novecento e contemporanea, ha accompagnato i diversi momenti della storia del gruppo, in attività dal 2005. L’ensemble ha pubblicato, come Ibrido Hot Five (Antonio Apuzzo: ance, Pino Capomolla: flauto, Gianni Di Ruzza: oboe, Giuseppe Tortora: violoncello, Gianluca Taddei: contrabbasso), nel 2006, il Cd Nothing to kill or die for (Blond Records), presentato alla Casa del Jazz di Roma. Il brano omonimo è stato selezionato nella fase finale dell’International Songwriting Competition 2007.
Nel 2009 la band, rinnovata nell’organico, ha registrato, come Ibrido Hot Six (Antonio Apuzzo : ance, Francesco Fratini: tromba, Pino Capomolla: flauti, Gianni Di Ruzza: oboe, Sandro Lalla: contrabbasso, Gianluca Taddei: contrabbasso), il secondo Cd L’Eclisse – musiche invisibili per 6 esecutori e 11 strumenti (Dodicilune), ed è stata segnalata nel Top Jazz 2010 indetto dalla rivista Musica Jazz, figurando al settimo posto nella classifica delle migliori formazioni dell’anno.
Nella primavera del 2010 viene pubblicato, ancora come Ibrido Hot Six, il terzo disco Ibrido Hot Six plays Acquiring The Taste, Cd allegato al libro Gentle Giant: i giganti del prog-rock scritto da Antonio Apuzzo per Stampa Alternativa (Collana Rock People).
Sempre nel 2010 la formazione registra, in diretta, un programma per La Stanza della Musica, Radio Tre Suite , suona a Genova e Mestre, e in occasione della pubblicazione del testo sui Gentle Giant , presentato tra l’altro alla Casa del Jazz, tiene una serie di concerti (Forlì, Verona e Roma), con Gary Green e Malcolm Mortimore, due ex componenti della storica band inglese.
Tra il 2011 e il 2013 il gruppo registra l’abbandono di Gianni Di Ruzza e l’entrata del violista Andrea Amendola e del percussionista Luca Bloise.
Nel 2012 l’ensemble ha partecipato alla rassegna Pisa-ExWide, e aperto per i Three Friends al festival di Trieste (ospite il chitarrista Francesco Diodati).
Nel 2013 la band suona alla Casa del Jazz , partecipa al Festival Nazionale di Jazzit e pubblica, come Ibrido Hot X, il suo quarto lavoro discografico D’un dolcissimo incanto al bel godere (Tweedle Music).
Nel 2015 il gruppo si consolida come settetto con l'ingresso di Arianna Bloise alla viola, per poi cambiare nuovamente pelle e definire nel 2018 una nuova versione, l'Ibrido Azzurro, che oltre agli "storici" Apuzzo, Capomolla, Lalla e Taddei, vede l'ingresso di Umberto Coletta al pianoforte, tastiere ed elettronica.
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| IBRIDO AZZURRO 2018 |